Calze a compressione graduata. No, non stiamo parlando dei collant che regalavamo alle nostre nonne in quel terribile color carne, bensì delle calze dai colori vivaci, fluo, che vediamo spesso ai runner sia in città sia in gara, accessori fashion, dal design accattivante, ricercato e quasi futuristico, che donano alla falcata un’estetica elegante e armonica. Tuttavia, l’uso della calza a compressione centra poco con l’estetica e ha tutto un suo mondo di vantaggi collegati con l’efficacia della prestazione e del recupero post allenamento o post gara.
La scelta delle calze da running, spesso, passa in secondo piano rispetto a quella della scarpa top di gamma, o dell’abbigliamento sportivo di ultima tendenza. Mai cosa più sbagliata. Le calze da running proteggono dal surriscaldamento e dallo sfregamento del piede contro la scarpa e, di conseguenza, da tutti quei fastidi, come vesciche, abrasioni, che influiscono negativamente sull’appoggio, sulla postura e sulla prestazione in generale.
In commercio esistono diversi tipi di calze da running, e orientarsi, soprattutto se si è agli inizi, diventa un po’ difficile. Facciamo un po’ d’ordine, dunque.
Innanzi tutto, ci sono delle regole base da seguire qualunque sia l’orientamento della nostra scelta. Assenza di cuciture, filati tecnici o naturali traspiranti, isolamento termico, morbidezza ed elasticità, plantare anatomico, dita libere di muoversi per dare la massima propulsione all’atto della corsa: sono questi i dettagli fondamentali da prendere in considerazione quando si sceglie la calza da running, qualunque sia la nostra esigenza specifica.
Tenere a mente, poi, che il tipo di prestazione o allenamento determina la scelta della calza; non è pensabile correre una maratona, un trail, una gara di velocità, un allenamento su strada o una corsetta tra amici con lo stesso calzino.
Quando e come scegliere le calze a compressione?
Le calze a compressione sono realizzate in filati e trame particolari che garantiscono un’azione compressiva decrescente in intensità, dalla caviglia verso il polpaccio, favorendo così il ritorno venoso e il sostegno direzionale, assicurando un supporto più efficiente alla muscolatura, riducendo gli effetti delle vibrazioni muscolari e, di conseguenza, il rischio di infortuni.
L’azione compressiva graduata esercita una sorta di massaggio direzionale verso l’alto che aiuta a pompare più velocemente il sangue attraverso le arterie dal basso verso l’alto favorendo così il ricircolo di sangue ossigenato. Questa condizione permette di correre più a lungo prima di avvertire il segnale di fatica. Nelle lunghe distanze o sui terreni più accidentati la funzione di compressione e sostegno aiuta anche a prevenire i traumi alle fibre muscolari causati dalle oscillazioni e dalle vibrazioni durante la corsa.
Essenzialmente i benefici delle calze a compressione possono essere riassunti in 3 aspetti fondamentali:
- miglioramento della prestazione
- miglioramento della fase di recupero
- prevenzione degli infortuni
La scelta del grado di compressione, leggera o media, dipende molto anche dalle sensazioni soggettive di comfort o stabilità avvertite dal runner. Ovviamente per le gare che prevedono un maggior dispendio di energia e maggiore affaticamento si sceglie una calza con una compressione più alta.
Regola d’oro! Le calze a compressione non fanno correre più veloci come per magia. Ritardano il senso di affaticamento e riducono il dolore successivo all’allenamento, migliorando la qualità della prestazione. Ma vincere non è una questione di calza, scarpa o abbigliamento.
Le calze a compressione non sono consigliabili sempre a prescindere. Sono indispensabili nelle maratone, negli ultratrail ma anche in allenamenti particolarmente faticosi e nella fase di recupero, perché consentono tempi di defaticamento più rapidi. Infatti, aumentando la velocità di ricircolo del sangue nuovamente ossigenato sarà più facile riassorbire l’acido lattico prodotto durante l’allenamento, riparare le fibre muscolari e, nel lungo periodo, prevenire le infiammazioni post sforzo.
Non sono, invece, consigliate nelle brevi distanze, per gli allenamenti su strada. Inoltre, se hai appena iniziato a fare running, di certo non avrai bisogno di calze così tecniche. Per di più, sono assolutamente da evitare in caso di malattie venose o arteriose e linfatiche degli arti inferiori, e malattie cutanee in fase acuta.
In questi casi dai un’occhiata al nostro assortimento calze running: un’ampia scelta di marche e modelli pensate per garantire comfort e protezione al runner durante la prestazione, senza trascurare l’attenzione per la morbidezza, la leggerezza e la traspirabilità, per prevenire i più comuni fastidi del running.
Vasta scelta anche per i corridori più esigenti che affrontano lunghe distanze in tutte le condizioni, grazie ai supporti elastici, zone punta e tallone rinforzati, per garantire il massimo comfort e sostegno, attutire l’impatto e prevenire gli infortuni.