Il Nordic Hiking è una disciplina diffusasi in Italia in tempi abbastanza recenti. Alla normale camminata si aggiunge l’utilizzo di bastoncini specifici coinvolgendo sia gli arti inferiori che gli arti superiori del corpo. Con l’ausilio dei bastoncini, infatti, le braccia spingono in modo opposto ed alternato rispetto ai piedi, coinvolgendo fino al 90% dei muscoli del nostro corpo.
Oggi siamo in compagnia di Gianfranco Bracci, autore, insieme a Francesco Saliola, del libro “Nordic Hiking, L’evoluzione del cammino”, da leggere assolutamente sia che ci si stia per approcciare al mondo del Nordic Hiking, sia per approfondirne tematiche tecniche, teoriche e pratiche.
- Chi è Gianfranco Bracci e cosa fa?
Curioso, camminatore, guida ambientale ma soprattutto mi piace definirmi “appenninista”. Negli anni ’80 insieme ad Alfonso Bietolini ho ideato e progettato la GEA (Grande Escursione Appenninica), un percorso trekking che collega l’Umbria con la Liguria lungo il crinale dell’Appenino e che poi è diventata parte del Sentiero Italia CAI che collega tutte le regioni d’Italia, isole comprese, uno dei più lunghi sentieri del mondo.
Sono stati uno dei primi a lanciare in Italia la filosofia del cammino naturale, che oggi è diventato un modo di fare vacanza e sport molto diffuso, soprattutto in questo periodo di pandemia da Covid-19 che ha fatto riscoprire il legame intimo con la natura come forma di benessere fisico e psicologico. Le persone con questa disciplina stanno riscoprendo i luoghi vicino casa e tutta l’Italia in particolare che è il posto più bello del mondo per la ricchezza e varietà dei paesaggi.
- Allenamento fisico coniugato alla riscoperta di se stessi…
Il trekking è l’escursione che diventa viaggio. Il grande filosofo, nonché camminatore, Herman Hesse diceva “…nel nostro vagare non cerchiamo la meta, ma solo il godimento del vagabondare in sé, l’essere in cammino”. Il camminare è una dimensione diversa; un cammino di 2/3 giorni, con soste e ripartenze, è un modo per riscoprire se stessi, entrare dentro di noi, apprezzare la natura senza i filtri e le nostre cariatidi dovute alla civiltà moderna. Soli o in compagnia non importa. Anzi un cammino in compagnia fa riscoprire una complicità e confidenza tra esseri umani che si perde in un viaggio in treno, auto o aereo e in generale nella routine quotidiana.
- Come nasce l’idea del libro “Nordic Hiking. L’evoluzione del cammino”?
Nasce proprio dall’idea degli Ergocurve inventati da quel genio, nonché grande amico, di Fulvio Chiocchetti.
Faccio una premessa, iI Nordic Walking, evolutosi poi in Nordic Hiking, è nato in Finlandia come allenamento estivo per gli sciatori di fondo perché permetteva di simulare le tecniche di sci di fondo anche in assenza di neve. Essi utilizzavano a tal scopo i bastoncini per lo sci da fondo che sono più alti di quelli da sci classico perché devono dare la spinta per far scivolare gli sci sulla neve. Da allenamento estivo per gli sciatori di fondo, questa disciplina poi si diffuse come sport a contatto con la natura per tutto l’anno.
Si usavano ancora solo bastoncini dritti, quelli da sci di fondo o da trekking; Fulvio Chiocchetti ha studiato invece uno strumento semplice ma innovativo, ideando una curvatura particolare del bastoncino che abbassa la lunghezza dello stesso; in tal modo il punto di spinta del bastone vada ad allinearsi con il baricentro dell’uomo. La camminata diventa così molto naturale e fluida, a differenza dei bastoncini dritti che costringono le spalle a movimenti innaturali. La curvatura permette poi al polso di avere una posizione naturale e corretta, senza piegamenti verso l’alto e quindi senza dolori. A partire dagli Ergocurve poi abbiamo elaborato un libro in cui si parla a 360° di camminata naturale, invitando tutti i camminatori all’uso dei bastoncini per permettere il movimento anche alla parte superiore del corpo, prevenendo e curando le discopatie. Io personalmente da 10 anni cammino solo con i bastoni curvi e mi sento “orfano” quando non ce li ho. Camminare con gli Ergocurve è importante, sia per bruciare più calorie, sia per dare un maggiore equilibrio alla postura e movimento, sia per allenare anche la parte superiore del corpo. Camminare senza bastoni riduce il movimento ai soli arti inferiori, mentre quelli superiori si muovono poco. Usando i bastoncini, in particolare, gli Ergocurve, in pianura, discesa, salita, si obbliga la parte superiore a muoversi per assecondare i movimenti di spinta, frenata, equilibrio e sostegno. In tal senso io definisco il Nordic Hiking proprio come l’evoluzione del cammino, in un’ottica di continua evoluzione della nostra postura da bipedi.
- Come ci si approccia a questo tipo di disciplina?
Beh, potete cercarmi su Facebook e chiedermi consigli, iscrivervi ai nostri corsi e gruppi online, leggere il mio libro da autodidatti. Siamo sempre lieti di dare consigli utili. A breve uscirà un altro libro, sempre con Fusta Editore. Affronteremo tantissimi argomenti che riguardano il camminare, con approfondimenti particolari riguardo a tecniche ed attrezzature anche per cammini molto lunghi e impegnativi, in zone più impervie e con maggiore altitudine.
- Quali sono i benefici che derivano dalla pratica del Nordic Hiking?
I benefici sono sia di tipo fisico che psicologico. Il Nordic Hiking migliora in generale la forma fisica, il sistema respiratorio e cardiovascolare. Il movimento del Nordic Hiking stimola la muscolatura della colonna vertebrale, in zone particolari “dimenticate” dalla camminata sul liscio. In tal modo la muscolatura si rafforza e si prevengono le discopatie. Il Nordic Hiking apre il nostro essere alla contemplazione della natura, lontano dai ritmi e dalle premure quotidiane, ci predispone meglio verso se stessi e verso l’altro
- Oltre agli Ergocurve quali sono le attrezzature indispensabili?
Innanzi tutto le scarpe adatte, dette pedule da trekking o scarpe da trail; calzini antivescica rinforzati nei punti sensibili, abbigliamento traspirante (io preferisco molto la lana merinos che assorbe il sudore), zainetto con tutto ciò che serve in base ai tempi/giorni di cammino che si prevedono di fare. Attenzione alla scelta dello zainetto e alle cose da non dimenticare.
Gianfranco Bracci ci aspetta come guida ambientale nei giorni 22 23 e 24 maggio all’Isola d’Elba e l’11 giugno all’Isola del Giglio, Bastoncini Ergocurve e si parte.