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The Abbots Way 2021 – Roberto Terroni per Inoutsport

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Si è da poco conclusa la quattordicesima edizione della The Abbots Way, la suggestiva gara di ultratrail che ripercorre l’antico sentiero medioevale percorso dagli Abati da Bobbio (PC) a Pontremoli. Un programma di tutto rispetto, con 3 differenti gara, la 125 km e la staffetta 60+65 km da Bobbio a Pontetremoli, e la 90 km da Bobbio a Borgo Val di Taro.

L’anno scorso la tredicesima edizione è stata annullata causa Covid-19, ma quest’anno grazie allo spirito, l’energia e l’entusiasmo dei suoi fondatori e organizzatori è stato possibile, complice anche l’entrata in zona arancione dell’Emilia Romagna a solo una settimana dalla manifestazione, dare il via a una gara molto sentita sia per le sue radici storiche che per il particolare momento che stiamo vivendo.

Oggi siamo in compagnia di Roberto Terroni, uno degli organizzatori storici della manifestazione, che ha accettato di parlarci un po’ di quest’avvincente edizione e della sua preparazione. Roberto, classe 1970, oltre ad essere uno sportivo trailer di tutto rispetto, amante della natura, dei boschi e delle sfide con se stessi, si occupa di Sicurezza e Salute sul Lavoro e Certificazione di Qualità, e ha partecipato a ben 5 edizioni della The Abbots Way.

 

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  • Roberto come nasce l’idea della The Abbots Way?

The Abbots Way nasce dall’impegno e dalla passione di Elio Piccoli, presidente dell’ASD Lupi d’Appennino, nel 2008. La gara ripercorre parte della via degli Abati, un cammino storico religioso che andava da Pavia a Pontetremoli. Le gare della The Abbots Way si snodano lungo la parte del sentiero che va da Bobbio a Pontetremoli, un percorso intenso e impegnativo, in un paesaggio mozzafiato che ti catapulta in tempo lontano e surreale.

Nonostante il disappunto per l’inevitabile annullamento della tredicesima edizione, quest’anno ci siamo ancora di più rimboccati le maniche per potenziare la gara, proprio dal punto di vista qualitativo degli sponsor e dei servizi offerti.

Le grandi aziende che credono nei nostri valori, come Parmalat, Barilla, Consorzio Parmigiano, hanno deciso di approvare una collaborazione proattiva per i prossimi 3 anni con l’obiettivo di arrivare a 1000 concorrenti. Quest’anno, poi, abbiamo avuto il piacere di accogliere tra i nostri sponsor il marchio N&W Curve, i cui, ormai famosi, bastoncini Ergonomici a doppia curvatura facevano parte dei premi di gara.

Quest’edizione sarà ricordata negli anni come un punto di svolta, la prima pagina di un nuovo libro da scrivere, fatto di alti obiettivi, grandi sinergie e impegno costante.

  • Quali sono state le difficoltà organizzative legate al momento storico che stiamo vivendo?

La pandemia e le restrizioni da Covid-19 ci hanno imposto di rivedere completamente i termini della gara. Io mi occupo di Sicurezza e Salute sul lavoro, quindi ho potuto mettere tutta la mia esperienza per rispettare i protocolli anti-covid. L’impegno si è triplicato perché non è stato facile ottenere permessi e approvazioni necessarie da parte dell’ASL, ma la riuscita di questa manifestazione dimostra che tutto è possibile quando l’entusiasmo e la voglia di non arrendersi sono più forti delle difficoltà.

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  • Nello specifico come avete gestito la problematica e le normative in materia di Covid-19?

Innanzi tutto abbiamo imposto l’obbligatorietà del tampone negativo nelle 72 ore precedenti la gara per tutti i concorrenti. Temevamo che per alcuni di essi questo avrebbe significato la rinuncia alla partecipazione, invece siamo stati sorpresi dalla grande disponibilità degli atleti che pur di ritornare in gara hanno fatto il tampone in un clima di collaborazione e piena sicurezza per tutti i partecipanti.

C’era poi l’obbligo della mascherina nelle zone di gara, tranne in quelle di corsa. Quindi obbligo di mascherina alla partenza per i primi 500 metri, con partenze scaglionate ogni 5 secondi; mascherina sui bus, al ritiro dei pettorali, entrata e uscita dai punti di ristoro, immediatamente dopo aver tagliato il traguardo per tutto il tempo che si trascorreva nell’area di gara arrivo.

Abbiamo cercato di mantenere tutti i servizi con appositi regolamenti anticovid. L’accesso ai punti di ristoro era regolato con un sistema di transenne e passaggi obbligati e gel sanificante a diposizione degli atleti. Il cibo era preconfezionato con porzioni già pronte e sigillate, con ampie possibilità di scelta tra i tanti alimenti di qualità che i nostri sponsor ci hanno fornito. Inoltre era obbligatorio il bicchiere personale con il quale usufruire delle bevande offerte.

Abbiamo anche regolamentato l’accesso alle docce di Borgotaro, permettendo a tutti i concorrenti di fare la doccia, 4 alla volta, con sanificazione continua e sistematica degli ambienti.

  • Come è nata la collaborazione con il marchio N&W Curve?

Beh, innanzi tutto ci tengo a sottolineare che li utilizzo io in prima persona e come me anche gli altri organizzatori della gara. Come dicevo prima, abbiamo voluto innalzare il livello di qualità della gara e per una gara di qualità abbiamo scelto solo sponsor di qualità. Ci siamo messi in contatto con lo staff di N&W Curve, in particolare con Giuseppe Morelli, conosciuto tramite i social. Siamo alla nostra prima collaborazione, ma è solo l’inizio di una forte sinergia per potenziare la nostra gara, invitando i concorrenti ad adoperare strumenti che siano davvero performanti e funzionali.

  • Da utilizzatore degli Ergocurve, quali sono le differenze che noti rispetto all’uso del bastoncino dritto tradizionale?

Innanzi tutto vorrei sottolineare che non credo si possa fare un paragone tra bastoncini dritti e i N&W Curve. Quest’ultimi, infatti, rappresentano un vero e proprio innovativo strumento di corsa e di gara, il cui utilizzo si diffonderà sempre più. Molti atleti erano curiosi di provarli in gara, ma a causa delle normative Covid-19 ci è stato impossibile dare quest’opportunità.  

Gli Ergocurve sono studiati appositamente per rispettare la naturalezza e l’ergonomia del movimento, quindi il loro utilizzo rilascia tutta una serie di sensazioni positive, come appoggio più naturale e meno faticoso, una postura più corretta, riduzione del dolore delle articolazioni, maggiore stabilità.

  • Tu in che parte del percorso di gara li avresti utilizzati?

Dalla partenza, da Bobbio alla Sella dei Generali, una salita di 10 km, abbastanza impegnativa nonostante il percorso costante, senza troppi strappi, lungo la salita del Monte Lama, dove si raggiungono i 1500 metri, un paesaggio non esattamente primaverile in questa edizione.

  • Negli anni precedenti hai partecipato anche tu alla The Abbots Way, cosa vuol dire affrontare una gara così impegnativa?

The Abbots Way è un viaggio con te stesso, come tutti gli ultratrail, è una questione psicologica piuttosto che fisica, bisogna tenere la testa sul pezzo, e rimanere lucidi, che poi è la difficoltà più grande.

La preparazione più importante è fare le gare, provare, sbagliare, ritirarsi, conoscere se stessi, affrontare e superare i propri limiti, mettersi alla prova.

È importante il terzo tempo, il dopo gara, nel quale viene fuori tutto lo spirito trail di convivialità davanti a un boccale di birra e a un bel piatto di pasta. Quest’anno non abbiamo potuto organizzare il terzo tempo. Con grande rammarico abbiamo dovuto accettare che era impossibile rispettare la normativa vigente. Ma tutti noi ne abbiamo sentito fortemente la mancanza.

  • Quali sono gli obiettivi per le prossime edizioni?

Cercare nuove sponsorizzazioni, non tanto dal punto di visto economico ma soprattutto dal punto di vista del supporto promozionale, farci conoscere, sposare i nostri valori e aiutarci a portarli oltreconfine per rendere la manifestazione il più internazionale possibile.  Questo richiede un grande impegno da parte di tutti, noi organizzatori, volontari, sponsor, concorrenti, pubblico appassionato, affinchè la The Abbots Way diventi una gara ultratrail di riferimento anche a livello internazionale.

Prossimo mese partiremo già con la stesura del programma e l’organizzazione della prossima edizione 2022.

Arrivederci al 2022 con The Abbots Way e N&W Curve!

 

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Ivan Fravetto il vincitore della 125 km con i bastoncini N&Wcurve