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Sul Lago d’Orta con Riccardo Montani e gli Ergocurve

Riccardo Montani

Siamo in Piemonte sulle spettacolari sponde del Lago d’Orta, tra il verde delle Alpi e i pittoreschi borghi storici, in compagnia di Riccardo Montani, classe 1992, trailrunner e skyrunner del team Salomon Italia ITRA 875.

Fisioterapista di professione a Martigny, atleta di spicco nel panorama italiano del mondo trail e skyrunner.

  • Riccardo, come ti sei approcciato al mondo del trailrunning e skyrunning?

Sono sempre stato appassionato di sport sin da piccolo. Ho iniziato con il basket, mountainbike, ho giocato diversi anni a calcio.

Poi con l’inizio dell’Università avevo meno tempo per allenarmi in tempi prestabiliti e rispettare degli impegni prefissati. Ho deciso così di mettermi a correre per conto mio su suggerimento di mio zio che mi ha consigliato di allenarmi su sentieri naturali.

Nel 2013 ho esordito nel mondo delle gare trail ma le prime soddisfazioni importanti sono arrivate nel 2018 con le vittorie nei 45 km delle Porte di Pietra e 55 km della But Val Formazza, in Piemonte.

Da quel momento in poi ho conquistato diverse vittorie sulle grandi distanze (50/60 km), come Ultra Trail del Mugello, Doppia W Ultra, Tartufo Ultratrail.

  • L’ultima gara che hai fatto?

La 70 km della Ronda Ghibellina a gennaio 2021 e il Trail Vino Derthona ad aprile, alle quali sono arrivato secondo. Purtroppo, poi, mi sono infortunato e ho dovuto saltare l’appuntamento con i campionati italiani a causa di una forte tendinite, per la quale sono attualmente in fase di recupero.

Diciamo che il mio anno migliore è stato il 2020 con le vittorie al Brunello Crossing, a inizio stagione, e allo Swissapline a Davos in Svizzera. Dopo la vittoria al Trail degli Eroi, mi sono qualificato secondo ai Campionati Italiani a Omegna.

  • Come hai conosciuto i bastoncini Ergocurve?

Mi ha contattato FULVIO CHIOCCHETTI, dopo la vittoria alla Doppia W Ultrail 2019. Probabilmente aveva sentito la mia intervista in cui dicevo che sulla prima salita mi sarebbero stati utili dei bastoni. Mi ha mandato un paio di prova e mi sono trovato immediatamente bene.

  • Che modello usi?

Uso sia quelli ad asta fissa, sia quelli pieghevoli. Mi trovo benissimo perché sono comodi da portare dietro le spalle con le bretelle elastiche nei momenti in cui non si ha bisogno di usarli. Inoltre quelli pieghevoli stanno comodamente anche in valigia, quando ci si sposta per le gare e viaggi.

  • Che differenza noti tra i bastoncini dritti tradizionali e gli Ergocurve?

La differenza principale è a livello ergonomico; sento di ottenere una spinta migliore con quello curvo, soprattutto grazie all’intrarotazione delle impugnature che segue la naturale postura del polso e la fisiologia della spalla.

  • Che benefici ai riscontrato personalmente?

I benefici maggiori li riscontro sui percorsi muscolari e ripidi e sulle pendenze maggiori al 25%. Con gli Ergocurve la fatica muscolare a livello degli arti inferiori diminuisce scaricando parte del carico sugli arti superiori. Nel lungo termine questo ti permette di essere più efficiente e di avere più forza nelle gambe per affrontare tutte le salite anche quelle finali, quando la stanchezza si fa sentire di più.

  • Dicevi che ti sei infortunato. Gli Ergocurve ti sono di aiuto in questa fase di recupero e riabilitazione?

Assolutamente sì. Sto soffrendo molto nei percorsi più impegnativi e in salita. Gli ergocurve mi aiutano a fare allenamenti più intensi che si avvicinano ai miei ritmi di gara, ad aumentare i battiti e a recuperare i movimenti e i gesti della corsa, scaricando parte del peso sugli arti superiori senza sforzare eccessivamente il tendine sofferente.

  • Come atleta e fisioterapista consiglieresti l’uso degli Ergocurve e a chi?

Come atleta, sono molto utili nei percorsi con pendenze maggiori al 25%, sia esso un Vertical o un Ultratrail.

Come fisioterapista e riabilitatore li consiglio sia agli atleti che stanno rientrando da un infortunio, ma anche a pazienti con problemi di equilibrio e deambulazione quando vogliono concedersi una passeggiata in ambiente naturale senza correre inutili rischi e per avvicinarsi a fare percorsi più difficili rispetto alle proprie possibilità. In questi casi gli Ergocurve rappresentano un ottimo supporto sia in termini di equilibrio che di forza.

  • Quando ti rivedremo di nuovo in gara?

Ad agosto conto di partecipare alla CCC del Monte Bianco, la “sorella minore” dell’UTMB, 101 km con numerosi passaggi in altitudine a più di 2500 m, in condizioni metereologiche spesso difficili.

 

Appuntamento allora dal 23 al 29 agosto sulle pendici del Monte Bianco e i suoi paesaggi mozzafiato, con Riccardo Montani e gli Ergocurve.