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Rugby – tra esplosività e regole

Il rugby è uno dei più antichi e affascinanti sport di squadra al mondo. Le sue origine sono davvero old e risalgono alla fine del XIX secolo.

Sappiamo davvero tutto su questo sport conosciuto come mix tra fisicità, strategia e fair play?

In questo articolo vorrei – soprattutto – sfatare dei falsi miti come:

  • il rugby è un gioco violento;
  • è un gioco senza rispetto;
  • è una zuffa.

ed altro ancora, iniziando dalla storia del rugby e proseguendo con le regole di gioco, le posizioni in campo e tutto ciò che orbita intorno alla palla ovale.

Storia del Rugby

Il rugby ha origini che risalgono alla fine del XIX secolo: gli studenti delle scuole inglesi si divertivano a giocare a calcio, ma con le mani e correndo tra i prati.

Dalle prime corse tra i prati alla prima partita di rugby registrata, arriviamo al 1871 tra Scozia e Inghilterra e da questo momento in poi il boom: il gioco si è diffuso in tutto il mondo.

Il rugby è stato introdotto nelle colonie britanniche, come l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sudafrica, dove è diventato molto popolare. Nel corso del tempo ha subito delle evoluzioni diventando sempre più organizzato e strutturato.

Le regole di gioco del Rugby

Il rugby è innanzitutto un gioco di squadra che prevede l’utilizzo di una palla ovale, utilizzata prevalentemente con le mani. L’obiettivo del gioco è di segnare punti portando la palla oltre la linea di meta dell’avversario.

Se si supera questa linea si ha diritto a punti bonus con il calcio di trasformazione; il pallone è posizionato su un qualsiasi punto della semiretta perpendicolare alla linea di meta. Se il pallone passa in mezzo ai pali e al di sopra della traversa, si aggiungono punti extra.

La squadra è composta da 15 giocatori (esistono anche delle varianti con 7 o 13 giocatori) con 7 riserve in panchina. Il gioco si svolge in due tempi di 40 minuti ciascuno, con una pausa di 10 minuti tra i due tempi.

Il gioco può essere diviso in due fasi principali: il gioco aperto e il gioco di mischia.

  • Nel gioco aperto, i giocatori cercano di avanzare con la palla, correndo, passando o calciando la palla.
  • Nel gioco di mischia, i giocatori si schierano contro l’avversario e cercano di avere il possesso della palla. È in realtà una manovra precisa, organizzata per far riprendere il gioco dopo una sospensione. Quindi abbandoniamo l’idea che la mischia sia un tafferuglio: è uno schema organizzato.

Il rugby ha regole molto precise anche se apparentemente chi guarda una partita per la prima volta, ha l’impressione di assistere ad un grande gruppo che si muove, cade e crea delle montagne di giocatori (è la prima impressione di molti). Invece non è assolutamente così!

Il gioco segue delle regole e le infrazioni sono punite con la concessione di calci o penalità all’avversario.

Proprio perché il Rugby è uno sport molto fisico, la correttezza è fondamentale.

Inoltre, ci sono regole riguardanti il ​​comportamento dei giocatori, come:

  • Il divieto di placcare un avversario sopra la linea delle spalle;
  • Il divieto di spingere o bloccare un giocatore che non ha la palla;
  • Non è mai consentito lanciare in avanti la palla con le mani.

Posizioni sul campo di Rugby

In campo come abbiamo detto prima ci sono 15 giocatori per squadra, e ognuno ha un ruolo specifico. I giocatori sono divisi in due gruppi principali: gli avanti e i trequarti.

  • Gli avanti sono i giocatori più fisici e forti, il loro compito principale è di vincere le mischie o le touches e di proteggere la palla.

I numeri dall’1 all’8 contraddistinguono gli avanti che costituiscono il pacchetto di mischia. È in questa sezione che giocano i famosi piloni (nella formazione a 15 sono presenti due piloni: dentro e sinistro che compongono la prima linea del pacchetto di mischia). Insieme ai due piloni che indossano il numero 1 e 3 troviamo il tallonatore che indossa il numero 2 che si posiziona fra i due piloni e tenta di catturare il pallone con i piedi, per l’appunto “tallonandolo” all’interno del proprio pacchetto di mischia.

  • I trequarti sono i giocatori più veloci e agili, il loro compito principale è di portare la palla verso la linea di meta avversaria.

I numeri dal 9 al 15 designano i trequarti, schierati nelle linee posteriori.

A differenza ad esempio del calcio, tutti i giocatori possono ricoprire tutti i ruoli di gioco e scambiarsi di posto, se la squadra o la strategia di gioco lo richiede.

Abbigliamento nel Rugby

Nel gioco del rugby una delle protezioni indispensabili è il paradenti. Ovvio, se vuoi conservare il tuo sorriso smagliante completo di denti.

Altre protezioni più comuni sono: parastinchi, caschetti, mezzi guanti e protezioni per le spalle che vengono incorporati in un indumento intimo o sotto la maglia da gioco. Nel caso delle donne, in aggiunta, e per ovvi motivi si utilizzano anche delle protezioni speciali per il torace.

Tutti gli atleti possono indossare delle scarpe chiodate, purché i tacchetti non superano i 21 mm dalla suola e ovviamente i calzini.

Visto che il gioco del rugby è molto animato, un ottimo accessorio performante e assolutamente comodo è il calzino come ad esempio la calza tecnica SoxPro Classic oppure la calza SoxPro Ultra Light.

La calza SoxPro Classic regala una straordinaria sensazione di potere durante il gioco perché mantiene il piede ben saldo all’interno della scarpa grazie al Grip:IN – frecce in silicone che generano un’adesione totale tra calza e suola interna della scarpa. Questa caratteristica comporta l’aumento di velocità ed esplosività quando si cambia direzione e riduzione delle distorsioni.

Dalla comodità eccezionale della calza Classic, si può scegliere anche la calza SoxPro Ultra Light dalle stesse eccellenti prestazioni, ma con un peso di soli 30 grammi per i piedi più sensibili.

Altre protezioni non previste dal regolamento, ma tollerate sono le protezioni dell’avambraccio, delle gambe e la conchiglia che serve per proteggere le parti intime.

Per concludere un accenno è doveroso: il terzo tempo.

Il terzo tempo

Il gioco del rugby si svolge in due tempi ma il terzo tempo è un momento di estrema importanza sociale.

Ecco, questo il momento in cui si avverte il grande valore di questo sport, è un momento di condivisione ed aggregazione.

Non a caso gli inglesi dicono “rugby union” proprio per evidenziare che in campo si gioca, e finita la partita siamo tutti uniti. Non esistono squadre si trascorre del tempo insieme anche con le famiglie ed amici dei giocatori.

Adesso siamo pronti a sederci sugli spalti e gustarci una bella partita di Rugby o anche ad entrare in campo.

Lo sport è passione per la vita e se non ti arrendi il bello arriva sempre.