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Dal remote working allo sport – I problemi di postura

Il remote working – o forse più comunemente chiamato smart working – è la “nuova” modalità di lavoro post Covid-19.  Tantissime aziende ancora oggi continuano a preferire questa tipologia di lavoro per diversi motivi:

  • Economico – perché nei conteggi delle spese generali aziendali, effettivamente riscontrano una netta riduzione dei costi: tra bollette, hardware e spazi vivibili.
  • Gestione del lavoro più controllato – il singolo dipendente dimostra il proprio lavoro giornaliero.

Questa modalità di lavoro, ad ogni modo, ha i suoi vantaggi ma anche svantaggi.

Remote working – Vantaggi

I vantaggi sono soprattutto dovuti al fatto che si riesce a gestire il lavoro in tempi diversi, più lunghi a volte, ma si ha anche la possibilità di fare qualche altra attività. Non c’è il fiato sul collo del proprio capo, almeno fisicamente.

Si eviterà lo stress del traffico, quell’odiata frizione da tirare giù ogni due secondi, casi in cui la maggior parte delle volte è davvero odioso. Riduzione dei costi di carburante ed usura dell’auto, che non sono da prendere con leggerezza. Pochi sono i fortunati che impiegano pochissimi tempo di percorrenza per arrivare sul posto di lavoro.

Altro benefit è che puoi scegliere di lavorare da qualsiasi punto della casa: sul divano, in cucina, in salotto, tanto l’unica cosa di cui hai bisogno è una buona connessione.

Dimenticavo, puoi evitare di incontrare quel collega che davvero non sopporti, che il solo saluto del mattino ti mette di cattivo umore.

Remote working – Svantaggi

Passiamo adesso agli svantaggi del lavoro in remote working.

Potrei ribaltare tutto ciò che ho detto precedentemente, restare a casa può sicuramente comportare delle complicazioni a lungo andare, come non avere uno spazio adatto per lavorare, l’impossibilità di una postazione ergonomica, oppure non riuscire a concentrarsi al meglio.

Purtroppo gli svantaggi non sono finiti. Con il tempo, lavorare sempre da soli potrebbe scatenare un malessere psicofisico, aumentando sempre di più l’esigenza di isolarsi.

Abbattendo i tempi dello spostamento ovvero: scendi da casa, vai alla macchina, scendi dalla macchina e vai verso l’ufficio, favorisce senza ombra di dubbio la sedentarietà. Ho citato la macchina ma molti fortunati hanno/avevano la possibilità di arrivare a lavoro con la bici o perfino a piedi.

Questa attività ovviamente viene meno se si lavora da casa ed a catena subentrano altri problemi, problemi legati alla postura e alla sedentarietà.

È doveroso precisare però che si sta parlando di conseguenze a livello muscolo-articolare potenziali e non inevitabili.

Adottare una postura corretta e uno stile di vita attivo al di fuori dell’ambito lavorativo, infatti, costituiscono delle contromisure preventive ottimali.

Remote working – Postura

Una postazione lavorativa poco ergonomica, inevitabilmente comporta una scorretta postura, pregiudicando la salute di regioni articolari come: il collo, il trapezio, i gomiti, i polsi, la colonna vertebrale e le ginocchia.

Ad esempio se il monitor del PC non è posizionato correttamente quindi troppo in alto o troppo in basso, la testa assume una posizione innaturale, che comporta eccessive tensioni e stress ai muscoli e alle articolazioni del collo, trapezio nonché la cervicale.

Invece la salute del gomito e polso dipendono strettamente dalla posizione della tastiera. Una tastiera posizionata troppo in alto obbliga a mantenere il braccio in costante flessione e le spalle chiuse in avanti, tutto ciò crea tensioni muscolari, che si traducono in dolore alle spalle. Oppure una tastiera troppo inclinata spinge i polsi in posizione innaturali, troppa flessione; questi vizi posturali possono inficiare non solo sul polso, ma anche sul gomito, dove originano i muscoli estensori e flessori.

La schiena. Punto dolente per tantissimi.

Le troppe ore seduti, a lungo, portano la schiena ad un rilassamento sulla sedia, e di conseguenza posizioni curve ovvero di chiusura in avanti con le spalle. Questo assetto posturale errato altera le normali curve della colonna vertebrale.

Questo disturbo non piacevole (posso confermarlo) però può essere controllato.

In ottica di prevenzione, il consiglio è di mantenere la schiena appoggiata allo schienale della sedia con una inclinazione di 100-110°; in secondo luogo, cercare di tirare le spalle all’indietro e sedersi evitando di accavallare le gambe mantenendo le ginocchia piegate a 90° e i piedi ben piantati a terra.

La sedentarietà come detto favorisce tanti problemi, accelerando una condizione fisica meno tonica. Una delle soluzioni è, dopo aver staccato il PC, fare attività fisica.

Il corpo ha bisogno di muoversi, i muscoli hanno bisogno di tensione (positiva) mettendo così in moto tutto l’assetto scheletrico e circolatorio.

Le troppe ore seduti spingono la postura ad atteggiamenti impropri che a lungo, provocano dolore e fastidio. In questo caso, l’utilizzo di solette appropriate aiuteranno maggiormente la postura soprattutto quando si fa attività fisica, indoor o outdoor.

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